di Melina Forte
Abbiamo già avuto occasione di parlare di smart cities, questa volta vogliamo spiegarvi cosa sono gli Open Data e come sono utili nello sviluppo democratico delle città intelligenti; ad esempio, creando e condividendo un'infografica con i dati aperti rilasciati dal Comune di Roma, si facilita la leggibilità delle informazioni, si sensibilizza i romani riguardo un tema di interesse territoriale. Abbiamo scelto come oggetto dell'infografica i dataset riguardanti i mq di verde comunale presenti nei singoli municipi.
Definizione di Open Data
Vediamo velocemente la definizione di Open Data.
Open data: indicano i dati rilasciati gratuitamente in formato aperto e riutilizzabili, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. La Open Knowledge Foundation definisce i dati aperti:
«un contenuto o un dato si definisce aperto se chiunque è in grado di utilizzarlo, ri-utilizzarlo e ridistribuirlo, soggetto, al massimo, alla richiesta di attribuzione e condivisione allo stesso modo».
I dati possono essere rilasciati anche dai privati, ma sono gli enti pubblici a farla da padrona in quanto producono, rilevano e gestiscono una mole enorme di informazioni. Infatti, gli open data sono una tematica cara all'open government, la teoria secondo cui la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale tramite l'uso delle tecnologie ITC.
Riprendiamo il concetto di Smart City, noi sappiamo che solitamente indica un contesto urbano capace di migliorare costantemente la qualità della vita dei propri cittadini e di soddisfare le esigenze delle imprese e delle istituzioni, grazie all'impiego diffuso e innovativo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Quindi, possiamo affermare che una città per definirsi intelligente deve essere in grado anche di fornire dati aperti perché accedere alle informazioni pubbliche è un diritto basilare alla partecipazione democratica. Allo stesso tempo, però, sottolineiamo che il riuso dei dati pubblici rappresenta un'opportunità economica per i privati e una risorsa fondamentale per sviluppo delle città stesse in termini di democrazia e sostenibilità.
Gli open data e i livelli di apertura di Berners Lee
Le caratteristiche degli Open Data, in sintesi, sono:
- essere disponibili in un formato aperto, standardizzato e leggibile da una applicazione informatica per incentivare il loro riutilizzo per ogni scopo, commerciale e non, a meno che essi non siano protetti da copyright;
- essere rilasciati attraverso licenze libere che non impediscano la diffusione e il riutilizzo da parte di tutti i soggetti;
- essere rilasciati gratuitamente
- essere indicizzati dai motori di ricerca
Inoltre, Tim Berners Lee, il fondatore del web, ha fatto un elenco dei cinque livelli di apertura dei dati e a ogni livello ha assegnato una stellina:
- i dati non strutturati che non sono in formato aperto (es: .jpg, .png, .doc, .pdf)
- i dati strutturati con formato proprietario che non sono in formato aperto
- i dati strutturati con formato non proprietario (es.csv): sono il formato aperto più semplice degli open data
- i dati strutturati e dotati di URI indirizzabili sulla rete e riutilizzabili on line attraverso l’inclusione di una struttura basata sul modello RDF
- i dati strutturati definiti Open Linked Data (LOD): oltre ad avere 4 stelle presentano anche, nella struttura del dataset, la massima interoperabilità essendo collegati ad altri dataset.
Cosa si può fare con gli open data?
Gli open data vengono spesso usati per creare:
- applicazioni (web o mobile)
- infografiche.
Adesso, vediamo come si può fare facilmente un'infografica a partire dai dati di interesse pubblico, per esempio i dati sul "verde" del comune di Roma.
Open data e Infografiche: un esempio
Ecco un esempio pratico che mostra come si può ottenere una visualizzazione delle informazioni grazie all'uso degli Open Data di Roma Capitale.
Dal portale del comune, abbiamo scaricato i tre dataset del I, II, III municipio riguardo il Verde di competenza comunale, abbiamo elaborato i dati e abbiamo caricato i tre csv sulla piattaforma infogr.am. Alla fine, abbiamo ottenuto un'infografica che indica l'estensione in mq delle varie tipologie di verde presenti nei tre municipi.
I dati pubblici sul verde, attraverso una semplice visualizzazione grafica, sono immediatamente più comprensibili, più condivisibili e più fruibili rispetto ai formati tabellari: ciò dimostra che, con il rilascio e il riuso dei dati (attraverso le infografiche o le app), si può incrementare facilmente il grado di conoscenza dei cittadini su qualunque argomento pubblico e, di conseguenza, la consapevolezza di una comunità rispetto al proprio territorio.