Sabato 22 febbraio si è svolto a Roma, in collegamento streaming con altre tredici città italiane, il quarto International Open Data Day (#oddit14): l’evento mondiale dedicato alla diffusione delle politiche di Open Data.
Noi di Romaapiedi.com eravamo presenti.
Per l'Open Data Day italiano si è trattata della seconda edizione, la prima si è tenuta lo scorso anno. L'evento Hub è stato organizzato dagli Stati Generali dell’Innovazione e da Regesta.exe, presso l'Archivio Generale dello Stato all'Eur. È stata un'occasione di confronto per gli addetti ai lavori e non. Hanno partecipato le pubbliche amministrazioni centrali e locali, le associazioni e le imprese.
Il programma della giornata è stato molto fitto. Noi abbiamo assistito alla sessione mattutina, che è trascorsa lungo una carrellata di brevi interventi riguardanti vari progetti pubblici e privati sugli open data: i progetti europei, della Camera e del Senato, del Comune di Venezia, delle associazioni AMFM GIS Italia e OpenGeoData, ecc.
10.45 Tweetathon: opinioni, richieste, suggerimenti #telloddit
10.50 Monitoring marathon: “Maratona di monitoraggio civico delle politiche pubbliche” - Aline Pennisi
11.00 Lo stato dell’arte i risultati del sondaggio dell’Istituto Piepoli: in collegamento da Cosenza Milly Tucci
11.15 Progetti “europei” in corso:
- CitySDK + Commons4EU - Stefano Penge
- Fusepool P3 + Smart Open Data - Matteo Brunati
- OPEN-DAI - Raimondo Iemma
- Homer - Luca Guerretta
11.45 Open Data che cosa/come fare
Camera dei deputati - Elena F. Candia
Senato della Repubblica - Carlo Marchetti
“Creative Commons 4.0: traduzione italiana” - Raimondo Iemma
“Open data e decreto trasparenza: una difficile convivenza” - Monica Palmirani
“Dati geografici aperti: siamo pronti per il riuso?” - Giovanni Biallo
“Open data ed EUropean Location Framework” - Mauro Salvemini
“Open data nel Comune di Venezia” - Federica Braga
12.10 Collegamenti con le sedi di Cosenza, Lecce, Marche, Milano, Palermo
12.40 Presentazione dell’Istituto Italiano per gli Open Data
13.00 Louis Saint-Arnaud (Foreign Affairs Canada)
Le cose più interessanti sono state: la maratona di monitoraggio civico dei progetti finanziati dalle politiche europee lanciata da Monithon (Moni-thon: monitoring marathon) e la presentazione dell’Istituto Italiano per gli Open Data che conta ad oggi oltre venti organizzazioni fondatrici, tra associazioni e imprese che operano nel settore degli Open Data.
L'Open Data Day ha tracciato un quadro della situazione dei dati aperti nel nostro Paese e la conclusione non è stata confortante.
Nonostante una prima fase pioneristica, in cui gli enti pubblici facevano quasi a gara per rilasciare i dataset, in Italia non si riesce a cogliere le potenzialità dei dati aperti. Infatti, non si registra ancora un riutilizzo significato dei dati né da parte della Pubblica Aministrazione né da parte delle imprese. Questo è dovuto soprattutto all’assenza di una vera e propria strategia nazionale e di una governance chiara e condivisa in materia di Open Data, come ha scritto l'avvocato Ernesto Bellisario su Wired.
Intenational Open Data Hackathon: 2014/Eventi nel mondo