Domenica 12 Giugno 2016 dalle ore 14:30 al Parco del Pineto, con ingresso in via della Pineta Sacchetti 78, si terrà l’inaugurazione del progetto “Pinacci Nostri, street art dal basso a Pineta Sacchetti”.
"Pinacci Nostri è un movimento indipendente, dal basso, a-politico e autofinanziato, che utilizza la street art per diffondere la cultura nel quartiere della “Pineta Sacchetti”, promuovendo le capacità di chiunque abbia voglia di contribuire con il proprio “mattoncino” alla costruzione di una comunità in grado di ritrovare orgoglio e senso di appartenenza. Immaginiamo che, portando la bellezza sui muri, il nostro quartiere possa trasformarsi in un luogo felice, in cui tutti, a proprio modo, vengano fuori e inizino ad adoperarsi per difenderlo dalla lenta e inesorabile rassegnazione al brutto e al degrado."
Tour Street Art #PinacciNostri
L’evento prevede un tour di street art tra circa 50 opere, installazioni live, musica e danza.
Scarpe comode, in giro tra le strade del quartiere della Pineta Sacchetti, alla scoperta della sua storia, con la partecipazione degli street artists che hanno preso parte al progetto e con le performance artistiche de: l’Orchestra GEO, l’attrice Carlotta Sfolgori, i musicisti Marco Dinamite, Marta Marino e Silvia Livi, la cantante Vera Balzani, i performers Caterina Felicioni e Massimiliano Fusella, i Damndancers Shady Salem e Beatrice Alessi, il poeta Claudio Fiorentini, la Compagnia Teatrale Nanas – Eloisa e i bambini della scuola “Andrea Baldi” di via Sisto IV.
Al termine della giornata, alle ore 20.30, si terrà in piazza Pio IX, il concerto folk/country con balli nordamericani, dei gruppi “Mariano De Simone & Hard Times” e “Six Voices”.
"Siamo convinti che qualsiasi processo di rigenerazione territoriale, promosso dal basso e su base spontanea, debba essere fondato sul concetto di fruizione dello spazio pubblico quale ambito ideale per la promozione di eventi artistici, culturali e sociali. Allo stesso tempo, crediamo che chi vive a Pineta Sacchetti abbia le capacità per costruire “qualcosa di bello” che possa riaccendere la speranza e rendere finalmente il nostro quartiere un luogo caratterizzato da una forte identità, partendo dalla valorizzazione del suo ricchissimo passato."