Oltrepassato l'Archivio, proseguiamo lungo la Via dell'Arte fino ad imbatterci nel Museo della Civiltà Romana.
Davanti al museo e e al suo bellissimo porticato, sono state girate diverse scene della fortunatissima serie tv sulla Banda della Magliana, Romanzo Criminale, tra cui l'episodio della ricerca del Nero. Dopo l'arresto del Freddo, accusato ingiustamente di aver compiuto una rapina al Banco di Santo Spirito, la banda si mette immediatamente alla ricerca del vero autore della rapina. Il Libanese viene a sapere che il rapinatore proviene dall'ambiente dei fascisti dell'EUR, assieme al Bufalo, a Sergio Buffoni e a Fierolocchio, si reca al ritrovo dei ragazzi fascisti: il porticato del Museo della Civiltà Romana. I membri della banda costringono uno dei fascisti a confessare la verità e scoprono che il responsabile della rapina è, in realtà, il Nero.
L'edificio che ospita il museo fu progettato dagli architetti Aschieri, Bernardini, Pascoletti e Peressutti, vincitori di uno dei concorsi banditi per la costruzione degli edifici più rilevanti
dell'Esposizione Universale di Roma nel 1942. Il complesso architettonico si articola in due corpi
paralleli e in un porticato a colonne di travertino, che fa da sfondo scenografico alla piazza creata e circoscritta dalle strutture medesime. Lateralmente alla piazza, si aprono due
monumentali ingressi che interrompono la compatta massa muraria, costituita da immensi blocchi di tufo sormontati da una cornice di travertino.
Il Museo della Civiltà Romana testimonia i vari aspetti della cultura romana, compresi gli usi e i costumi, attraverso gli
oggetti e gli utensili si di uso quotidiano. Gli oggetti esposti sono perlopiù riproduzioni: calchi di statue, busti, iscrizioni, bassorilievi, parti di edifici di dimensioni in scala,
plastici che ricostruiscono monumenti e complessi architettonici di Roma e delle provincie dell’Impero Romano come, per esempio, il modello di Roma Imperiale progettato e costruito da Gismondi nel 1937. Il Museo si
trova nello stesso edificio che ospita il Planetario.