San Giovanni Battista dei Genovesi e il Chiostro dei Melangoli

la Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi
la Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi

All'angolo tra via Anicia e via dei Genovesi, è situata la Chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi. Fu edificata alla fine del Quattrocento da Meliaduce Cicala, un ricco mercante genovese con incarichi importanti presso la corte papale sotto Sisto IV. Alla chiesa venne aggregato un ospedale, l'Ospizio Cicala che curava i marinai genovesi che approdavano al Porto di Ripa Grande.

 

L'Ospizio prese il nome di Ospedale di San Giovanni Battista dei Genovesi, quando papa Innocenzo VIII  trasformò la Fondazione Cicala in Fondazione Nazionale Genovese e decise che il Rettore della chiesa dovesse essere eletto tra i sacerdoti genovesi. Poi, nel 1553 papa Giulio III istituì la Confraternita di S.Giovanni Battista dei Genovesi che amministrò per due secoli i beni dell'ospedale e della chiesa. La Confraternita si dedicava all'assistenza dei bisognosi di origine genovese e ligure residenti a Roma, ma soprattutto preservò il Chiostro dei Melangoli.

Chiostro dei Melangoli
Chiostro dei Melangoli

Attribuito a Baccio Pontelli, l'architetto della Cappella Sistina, il Chiostro dei Melangoli è considerato il più bel chiostro del Quattrocento. Il portico ad archi e la loggia architravata hanno pilastri ottagonali di travertino, tipici della architettura dei tempi di papa Sisto IV. Il cortile è stato trasformato in un frutteto-giardino con alberi di melangoli, di limoni e mandarini, con siepi di mirto, piante di acanto e rose rampicanti. Al centro del giardino c'è un pozzo in pietra della fine del XV secolo, fiancheggiato da due colonne ioniche sostenenti una trabeazione con carrucola.

San Giovanni de' Genovesi

Era d’usanza e com’è ancora a Roma
donà ospitalità ch’è sacra e bòna
e a Trastevere ce sta ‘na chiesa apposta
indove er pellegrino po’ fa’ sosta.

Ner tempo antico quanno un genovese
seguiva la passione lungo er mare
sapeva che arivato a Ripa Granne
trovava un letto magara de du’ spanne.

L’ospizzio San Giovanni l’aspettava
e lo stanco navigante lì approdava
e sia d’inverno che de primavera
pé lui era pronto er pasto e la preghiera.

Quanno ar momento giusto ripartiva
ner core tanta pace se sentiva
poi a cor contento a casa riccontava
l’accojenza cordiale che trovava.