Film del 1945 diretto da Roberto Rossellini
è considerato il manifesto del neorealismo e uno dei capolavori assoluti del cinema mondiale.
Indimenticabile è l'interpretazione di Anna Magnani nel ruolo della popolana Pina.
Grazie a questo ruolo, di forte intensità drammatica, diventerà celebre in tutto il mondo.
Nel cast figura anche uno straordinario Aldo Fabrizi.
TRAMA DEL FILM:
Nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti, la lotta, le sofferenze, i sacrifici della gente sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere
comunista: la prima è abbattuta da una raffica di mitra; il terzo muore sotto le torture; il secondo viene fucilato all'alba alla periferia di Roma, salutato dai ragazzini della sua
parrocchia.
Girato tra difficoltà economiche e organizzative di ogni genere, il film impose in tutto il mondo una visione e rappresentazione delle cose vera e nuova, cui la critica avrebbe dato poco più
tardi il nome di neorealismo. Specchio di una realtà come colta nel suo farsi, appare oggi come un'opera ibrida in cui il nuovo convive col vecchio, i grandi lampi di verità con momenti di
maniera romanzesca, in bilico tra lirismo epico e retorica populista.
La stessa lotta antifascista è raccontata ponendo l'accento sul piano morale più che su quello politico, il che non gli impedì di essere il film giusto al momento giusto e di indicare attraverso le figure del comunista e del prete di borgata il tema politico centrale dell'Italia nel dopoguerra.