In occasione dell'itinerario creato da Romaapiedi.com per Open House Roma 2015, il 9-10 maggio è stata allestita in una bottega artigiana del Rione una Mostra Fotografica dedicata al Sampietrino.
Collettiva fotografica a cura di Valentina Cinelli degli autori Fabrizio Bonanni, Paola Cantini, Valentina Cinelli, Flavio Leone, Marco Masciovecchio, Giulia Sermoneta e Paola Trentavizi. I sampietrini di Alessandro Costa: una produzione d’opere incentrata sull’interpretazione simbolico-espressiva del soggetto sampietrino.
Colgo l'occasione per ringraziare dell'ospitalità Gino Lucci Fiorella, Stefano Livi e l'Associazione Culturale Arti e Mestieri Rione de' Monti, perché Via Baccina 68, oltre ad essere il luogo in cui dal 1962 si creano le targhe al neon è anche la sede di un'associazione culturale vitale e piena di entusiasmo.
Il signor Gino, durante l'itinerario Rione Monti: Storia, Artigianato e Innovazione ha deciso spontaneamente di raccontare
ai partecipanti la propria esperienza e le sue conoscenze sulla storia del selciato romano, rievocando i dialoghi con gli amici "selciaroli", un sapere che
rischia di scomparire se non si tutelano le pavimentazioni storiche.
"Le pavimentazioni storiche si differenziano da quelle moderne non solo per la natura dei materiali utilizzati ma anche per le tecniche di realizzazione. Il basolato è una tecnica utilizzata dai romani per collegare Roma e le altre regioni dell’Impero. I basoli utilizzati erano costituiti da leucitite. Il basolato lavico, invece, è una tecnica adottata a partire dall’Ottocento in Campania ed in Sicilia che utilizza come materiale principale lastre laviche chiamate basoli. Attualmente si utilizza per la riqualificazione dei centri storici urbani."
(Flavia Rapino: "Le pavimenntazioni stradali per la viabilità in ambito urbano";
Tesi di Laurea A.A. 2007-2008, Facoltà di Ingegneria Università di Bologna, Corso di Laurea in Ingegneria Civile, DISTART- Strade, Costruzione di Strade, ferrovie ed aeroporti L-B)