Prima del grande incrocio con viale delle Belle Arti, lasciamo via Flaminia e giriamo a destra in una via
stretta e lunga: via di Villa Giulia. La via fu voluta da Papa Giulio III per accedere alla sua residenza estiva, Villa Giulia.
L'inizio della via è segnato da due fontane: la fontana dell'Acqua Vergine, a sinistra, e la fontana delle Conche, a destra. In fondo alla strada, c'è l'accesso a Villa Giulia mentre poco prima c'è il cancello di Villa Poniatowski.
In passato le due ville erano collegate da un cavalcavia detto l'Arco Oscuro.
Oggi dell'Arco Oscuro è rimasta solo una cavità nella parete tufacea davanti a Villa Giulia: è la cappella della Madonna dell’Arco Oscuro, costruita nel 1797 per custodire una raffigurazione dell'Annunciazione in origine posta sotto il cavalcavia. Una targa esterna riporta la dicitura in latino "Sacellum Matri Divinae Providentiae de Arcu Obscuro dicatum".
Ma torniamo alla residenza papale. Villa Giulia sorge appena fuori dalle Mura Aureliane, in una zona situata ai piedi del Monte Parioli e chiamata un tempo Vigna Vecchia. Rappresenta un bellissimo esempio di villa rinascimentale con giardino: un giardino con terrazze collegate da scalinate scenografiche, ninfei e fontane.
Alla realizzazione della Villa, parteciparono i più grandi artisti dell'epoca: l'architetto Giorgio Vasari, l'architetto Jacopo Barozzi da Vignola e l'architetto Bartolomeo Ammannati.
L'attrazione principale della Villa è costituita dal Ninfeo, dove ogni anno si tiene l'assegnazione del Premio Strega. Il Ninfeo viene alimentato dall'acqua dell'Acquedotto Vergine come la Fontana di Trevi.
Oggi la villa è sede del Museo Nazionale Etrusco ed ospita numerose collezioni dell'Etruria meridionale. E, una volta visita la villa, andiamo verso il Tevere per vedere da vicino il Ponte della Musica.