In piazza Vittorio accanto ai ruderi dei trionfi di Mario, dove è stata collocata la Porta Magica appartenuta alla villa del Marchese di Palombara, vive una delle colonie feline protette della capitale:
"Si fa presente a tutti i cittadini che ai sensi dell'articolo 11 della legge regionale n.34/97, dell'articolo 2 della legge nazionale n.281/91 dei nuovi articoli 544-bis e 544-ter del Codice penale, i gatti sono protetti. Il loro maltrattamento è perseguito penalmente anche con la reclusione da tre mesi a un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro mentre l'uccisione è punita da tre a diciotto mesi. È vietato allontanarli dai luoghi dove trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione. Ai cittadini è consentito nutrire e curare i gatti nel rispetto delle regole igieniche. È consentito lasciare stabilmente solo un piccolo contenitore dell'acqua mentre dopo i pasti dovranno essere rimossi i contenitori del cibo."
Il poeta Trilussa ha celebrato il gatto in molte poesie, raccontando in tanti modi il suo carattere sornione.
Trilussa, Favole Moderne
Er Cane disse ar Gatto:
– Se famo er patto d'esse solidali
potremo tené testa a li padroni
e a tutte l'antre specie d'animali.
– Dice – Ce stai? – Ce sto. –
Ecco che 'na matina
er Cane annò in cucina
e ritornò con un piccione in bocca.
– Me devi da' la parte che me tocca:
– je disse er Gatto – armeno la metà:
sennò, compagno, in che consisterebbe
la solidarietà?
– È giusto – fece quello,
e je spartì l'ucello.
Ma in quer momento er coco,
che s'incajò der gioco,
acchiappò er Cane e lo coprì de bòtte
finché nu lo lasciò coll'ossa rotte.
Appena vidde quell'acciccapisto
er Gatto trovò subbito la porta,
scappò in soffitta e disse: – Pe' 'sta vorta
so' solidale, sì, ma nun insisto!
Poco distante da Piazza Vittorio all'uscita della stazione Termini/Laziali, in Via Giolitti di fronte alla fermata dell'Atac 170, si possono ammirare tre murales realizzati da Mario Sgarbi e Riccardo "Beetroot" Rampone sui muri adiacenti alla Casa dei Diritti Sociali, un'associazione di volontariato che insegna gratis la lingua italiana alle persone che ne hanno bisogno, che rappresenta l'integrazione linguistica e culturale dell'Esquilino. Tra le immagini raffigurate, vediamo il poeta Trilussa insieme al padre della lingua italiana, Dante Alighieri, che guarda dritto in volto una bellissima studentessa.
Felicità
"C'è un'ape che se posa su un bottone de rosa, la succhia e se ne va... Tutto sommato la felicità è una piccola cosa."
Trilussa, Roma 1937