(Italia 1959, b/n, 110')
REGIA di Pietro Germi
SCENEGGIATURA: Pietro Germi, Alfredo Giannetti, Ennio De Concini.
INTERPRETI: Pietro Germi, Eleonora Rossi Drago, Claudio Gora, Franco Fabrizi, Claudia Cardinale, Nino Castelnuovo, Saro Urzì, Cristina Gaioni, Ildebrando Santafè, Peppino De Martino, Nanda De Santis.
TRAMA: In un appartamento di una vecchia casa signorile, nel centro di Roma, viene perpetrato un furto.
Il commissario Ingravallo della squadra mobile, ha appena iniziato le indagini per scoprirne l'autore, quando nella stessa casa, nell'appartamento contiguo, viene commesso un assassinio. L'uccisa è Liliana Banducci, una donna ancor giovane e piacente, timida e riservata.
Il nuovo delitto costringe il commissario ad estendere le indagini, che da principio procedono a tentoni, giacchè gli elementi che richiamano l'attenzione dell'indagatore sono slegati e frammentari. Attraverso pazienti indagini, alternate con astuti tranelli, il commissario s'avvicina a poco a poco alla verità...
Gian Luigi Rondi recensendo il film in un articolo uscito su "Il Tempo" l'11 dicembre del 1959, parla delle differenze in rapporto al romanzo di Gadda dando una valutazione positiva del film: "Possiamo rimpiangere che si sia rinunciato a certe intentenzioni dell'autore letterario, ma dobbiamo onestamente ammettere che sul piano del giallo (sia pure di un “giallo all’italiana”) non si poteva fare di meglio.
Si aggiunga che, pur rinunciando ad approfondire il mondo di Gadda, la regia [...] ha spesso guardato con occhio attento a cornici e caratteri, tracciandoci non di rado un quadro della Roma moderna, di certa malavita e di certi ambienti della polizia. Un film, perciò, degno di molta attenzione cui, qua e là, si potrebbe rimproverare soltanto una certa superficialità di situazioni e, in alcuni momenti, un eccesso di “costruzione” nel meccanismo poliziesco. Da lodare senza riserve l’interpretazione."